La polizia potrà scansionarti gli occhi per sapere se sei fatto alla g
Una società Americana con sede nel Montana chiamata Gaize, ha sviluppato un nuovo dispositivo in grado di scansionare l'occhio e rilevare, grazie all’utilizzo di intelligenza artificiale, se l’individuo è compromesso dal THC.
Il dispositivo non è ancora in utilizzo, ma il fondatore dell’azienda, Ken Fichtler, pensa che le forze dell’ordine possano cominciare ad utilizzarlo entro un paio di anni e che alcune forze dell’ordine americane hanno già accettato di utilizzare la tecnologia.
Niente panico!
Il dispositivo può far pensare ad uno strumento di controllo per intensificare la repressione, ma non è così.
“[…] Sono a favore della Cannabis. Sono a favore della sua legalizzazione. Lo sto facendo perché vedo una netta necessità a livello federale di disporre di un prodotto per rilevare i danni in modo da poter mantenere le strade sicure", ha affermato il fondatore Fichtler.
Il dispositivo è simile a una sorta di auricolare per realtà virtuale che un agente di polizia ipoteticamente posizionerebbe sulla testa di un guidatore sospettato di fumare uno spinello. Avvolge il sospetto nell'oscurità per alcuni istanti prima di emettere una luce intensa per scansionare elettronicamente il movimento dei bulbi oculari del sospetto.
“Ci sono molti cambiamenti che avvengono e molti di essi avvengono su una scala che un essere umano non potrebbe necessariamente vedere a meno che non stesse guardando molto da vicino o addirittura usando una lente d'ingrandimento o qualcosa del genere. Il nostro prodotto è abbastanza sensibile da poter rilevare questi cambiamenti davvero minuscoli. Gli occhi sono la finestra dell'anima. Gli occhi offrono un'immagine straordinariamente chiara dello stato mentale di una persona. Sono pieni di micromovimenti involontari e risposte riflesse che trasmettono informazioni sulla menomazione o sulla sobrietà di qualcuno”, afferma Gaize.
Lo strumento infatti non potrà misurare la percentuale di THC che si ha in corpo, come invece fa un etilometro con l’alcool, ma sarà in grado di indicare se la persona esaminata avrà delle risposte alterate agli stimoli visivi, così da poter punire solo chi effettivamente è alterato in quel preciso istante.
“Non puoi semplicemente misurare il THC e dire: 'Sì, okay, questo ragazzo è fatto perché ha cinque nanogrammi di THC nel suo corpo', giusto? Semplicemente non funziona in questo modo", ha detto Fichtler. "Quello che stiamo facendo è in realtà misurare direttamente come si manifesta la menomazione nel corpo, che penso sia un percorso molto più razionale, misurato ed equo".
Oggi purtroppo, le attuali leggi e strumentazioni, fanno si che diversi consumatori di Cannabis, per quanto completamente lucidi alla guida, vengano puniti con la sospensione della patente, analisi periodiche e addirittura passino dalla parte del torto anche quando vittime di incidenti stradali. Questo perché al momento
le forze dell’ordine ricorrono al test del sangue o delle urine per determinare se qualcuno ha fatto uso di Cannabis e questi test risultano positivi anche a distanza di diverse settimane dall’ultima assunzione.
Fonte
* Foto 1 di Brands&People su Unsplash
*Foto 2 di Arteum.ro su Unsplash
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