La Nuova Zelanda è diventato il primo paese al mondo a legalizzare i servizi per il controllo delle droghe. La nuova legge permetterà ai cittadini di testare la sicurezza delle sostanze illecite prima di consumarle senza il timore di ripercussioni legali.
Dopo una sperimentazione di 12 mesi, ampiamente elogiata da esperti e gruppi di pressione, la legge diventerà ora finalmente “permenente”.
“Questo preverrà danni e salverà vite. Il controllo delle sostanze è uno strumento di riduzione del danno estremamente efficace in quanto fornisce alle persone informazioni accurate per prendere decisioni più sicure. Ora vorremmo vedere i servizi espandersi per raggiungere più persone”. (Direttrice esecutiva della NZ Drug Foundation)
Secondo i risultati del progetto europeo “B.A.O.N.P.S. – Be Aware On Night Pleasure Safety” oltre la metà delle persone che scopre di non essere in possesso della sostanza attesa, decide di non utilizzare il composto. In questo senso il servizio di drug checking assume un significato non solo di limitazione dei rischi, ma anche di prevenzione al consumo».
Il drug checking è nato in Olanda già negli anni Settanta, si è poi diffuso in tutto il mondo ma in maniera illegale, spesso tollerato ma mai regolamentato come nel caso della Nuova Zelanda.
Anche in Italia ci sono per fortuna diverse organizzazioni locali che offrono questo servizio, spesso durante festival e rave party. Questi volontari offrono un servizio utile alla società, gratuito e che permette di salvare molte vite, ma al momento rischiano però di essere processati per cessione di stupefacenti (spaccio) nel momento in cui restituiscono il campione analizzato.