Da decine di anni l’uomo incrocia e seleziona specie differenti di cannabis per ottenere genetiche dai fiori sempre più belli, sempre più grandi e sempre più profumati/saporiti. Ma come si sa, purtroppo non tutto è oro quel che luccica.
Sono sempre di più infatti i Growers che utilizzano ormoni chimici, detti PGR o RCP, per massimizzare la resa dei loro raccolti e ottenere delle cime più dense e pesanti, rappresentando però un pericolo sia per la salute dei consumatori che dell’ambiente.
Non è certo una novità che i prodotti del mercato nero siano spesso molto più nocivi di quel che si pensa. In passato, la criminalità, per massimizzare i suoi profitti usava lacca e lana di roccia, oggi usa fitoregolatori, terpeni e cannabinoidi artificiali. Ultimamente però, ad utilizzare questi PGR sono spesso anche semplici coltivatori amatoriali che li acquistano inconsapevolmente sotto forma di concimi, vitamine o stimolanti da applicare sulle foglie o per le radici.
- Ma cosa sono questi PGR?
L’acronimo inglese PGR sta per “regolatori di crescita delle piante” e indica appunto quelle molecole che regolano la crescita e lo sviluppo. Queste sostanze chimiche si trovano naturalmente nelle piante e ne garantiscono una crescita normale ed equilibrata. Con il passare del tempo però, l’uomo, studiandole, è riuscito a sintetizzarle in laboratorio per poi utilizzarle per aumentare i raccolti, prolungare la vita post-raccolta e la qualità di conservazione dei frutti.
Ma quindi i PGR vengono applicati anche su frutta e verdura? Purtroppo sì. Sempre più spesso si ricorre a queste molecole per migliorare la forma dei frutti, per impedire che cadano troppo presto o per far si che marciscano più lentamente e quindi di incrementare i margini di profitto. Ricordate però che anche se una sostanza viene usata in campo agricolo per migliorare la crescita e la produttività delle piante non significa che sia sicura da ingerire e soprattutto da fumare!
I principali fitoregolatori sintetici sono il Chlormequat, il Daminozide e il Paclobutrazolo. La loro funzione è essenzialmente quella di ingannare gli ormoni vegetali per accelerare i processi che stimolano la crescita ed inibire quelli che la frenano o la rallentano. Il paclobutrazolo ad esempio causa la divisione delle cellule vegetali piuttosto che l’allungamento. Di conseguenza, le cellule crescono più vicine tra loro e i fiori che otterremo avranno meno aria tra i calici e peseranno molto di più.
- Effetti sulla salute e sull’ambiente
L’esposizione a questo tipo di sostanze chimiche può, nel breve termine, irritare i polmoni e causare nausea e vomito. In caso di lunghi periodi di esposizione (consumo frequente) si rischiano gravi danni al fegato e all’apparato riproduttivo. La combustione del Paclobutrazolo (come quando viene fumato) causa la decomposizione del composto in nitrosammine, ovvero il componente più cancerogeno delle sigarette.
La produzione e l’applicazione su scala industriale di questi prodotti chimici ovviamente ha un grave impatto anche sull’ambiente, esattamente come accade con i pesticidi e molti altri prodotti di natura chimica. Anche se le ricerche in merito sono ancora poche, sembrerebbe che queste sostanze, finendo prima nelle falde acquifere sotterranee e poi nei fiumi e mari, vadano ad alterare la normale crescita delle alghe e del sistema riproduttivo dei pesci, di conseguenza alterando quindi dell’intero ecosistema.
- Come riconoscere i fiori PGR
Per identificare i fiori coltivati con l’utilizzo di PGR, dobbiamo cercare delle cime dense e rocciose, con la mancanza di tricomi visibili. Spesso l’erba si sente dura ma “spugnosa”, dalla forma arrotondata simile a pepite. Rispetto alle infiorescenze normali, la cannabis trattata con PGR presenta livelli più bassi di cannabinoidi e terpeni e dunque per quanto belle da vedere, le cime saranno molto meno saporite e dagli effetti psicoattivi meno pronunciati.
Ricordate però che la densità da sola non è necessariamente una garanzia di ormoni sintetici. Esistono alcune genetiche che naturalmente producono fiori più densi di altri, dunque vanno analizzati anche gli altri aspetti descritti prima per capire se il fiore contiene PGR. Inoltre acquistando dal mercato nero non si potrà mai avere la sicurezza di consumare un prodotto sicuro e realmente salutare. Fiori e derivati potrebbero contenere, oltre ai PGR, tracce di fertilizzanti chimici, pesticidi, terpeni e cannabinoidi artificiali, etc.
- Autoproduzione
I PGR sono tossici, cancerogeni e altamente pericolosi per il consumo umano ma continuano a diffondersi sempre più perché c’è poca informazione tra i consumatori e sopratutto perché il mercato nero è privo di controlli sanitari e qualitativi, cosa assai grave visto i criminali senza etica che lo popolano.
L’unico modo per consumare un prodotto di qualità è quello di autoprodurselo o rifornirsi da produttori di fiducia, oltre che ovviamente aspettare, da parte della politica, una regolamentazione seria e completa di questo enorme mercato, lasciato ora in monopolio alla criminalità.
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fonte: https://www.rxleaf.com/dangers-pgr-weed-identify-before-buy-medical-cannabis/