Attenzione all’HHC, la molecola dagli effetti simili al THC.

Attenzione all’HHC, la molecola dagli effetti simili al THC.

Hai mai sentito parlare di HHC? Ormai cominciano a circolare sempre più spesso anche in Italia cartucce per vaporizzatori o fiori spruzzati con HHC, venduti come alternative legali al THC!

Ma di che si tratta? Come si ottiene? È davvero legale? Quanto è sicuro?

hhc


L’HHC, o esaidrocannabinolo, viene definito come cannabinoide semi-sintetico e, anche se viene pubblicizzato come la “nuova molecola” legale simile al THC, essa è stata sintetizzata per la prima volta dal chimico americano Roger Adams già negli anni ’40. Questo cannabinoide è si presente naturalmente nelle piante di cannabis, ma in dosi così basse che quello che viene commercializzato è in realtà ottenuto tramite sintesi in laboratorio; da qui la definzione di cannabinoide semi-sintetico.

L’HHC è creato tramite idrogenazione. Il procedimento consiste nel mischiare estratto di cannabis ricco di cannabinoidi con l'idrogeno appunto, in un contenitore pressurizzato. L'idrogeno spezzerà così il doppio legame carbonio-carbonio dei cannabinoidi, creando un olio ricco e di un colore dorato scuro, chiamato HCO (olio di cannabis idrogenato). A seconda che l'estratto di cannabis utilizzato all'inizio del procedimento sia decarbossilato oppure no, i produttori di HCO si ritrovano con una sostanza ricca di acido esaidrocannabinolico (HHCA), oppure di HHC. L’HHC ottenuto possederà una struttura chimica molto simile a quella del THC, con la sola differenza di avere due atomi di carbonio idrogenati in più, un legame carbonio supplementare ed un atomo di estere. 

E’ possibile ottenere questo risultato anche partendo da piante di canapa legale, con THC inferiore ai limiti imposti della di legge, consentendo a produttori e rivenditori di aggirare alcune delle leggi che regolano il THC per vendere comunque prodotti derivati della cannabis con effetti psicoattivi. Come spesso accade nello mondo delle sostanze stupefacenti, la maggior parte dei governi non riesce a stare al passo con i tempi e deve ancora chiarire la loro posizione sull’HHC. In Italia, l’HHC non è ancora stato inserito direrttamente nella lista delle sostanze vietate ma rientra comunque nella lista delle sostanze vietate dalla legge 309/90 che recita: “i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico”. Quindi teoricamente è ILLEGALE, nonostante non sia conosciuta dalle forze dell'ordine e venga spesso commercializzata comunque.

L’HHC possiede effetti psicoattivi simili a quelli del THC. Purtroppo però si hanno ancora pochissime informazione riguardo i suoi effetti e possibili rischi e benefici per la salute. Non ci sono studi sugli effetti a breve o lungo termine dell’HHC e le poche informazioni che si hanno al momento provengono dalle segnalazioni dei consumatori, che ovviamente sono molto soggettive. I produttori di questi composti con HHC solitamente affermano che l’HHC sia “potente” circa la metà del THC e che gli effetti siano molto simili se non identici. Nonostante questa somiglianza con il THC non si può ancora affermare con certezza che questo composto non sia nocivo.

Ricordiamo inoltre che in Italia le infiorescenze di canapa legale, vengono vendute per uso tecnico e da collezione poiché la legge non prevede il consumo umano. Dunque i produttori non non sono tenuti a testare la potenza e la purezza dei loro prodotti, questo vale sia per il mercato del CBD che del nuovo mercato del HHC. In caso vogliate comunque sperimentare questa nuova molecola, prestate molta molta prudenza e assicuratevi di rifornirvi da un produttore o rivenditore di fiducia.

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